Il Museo Naturalistico-Archeologico, allestito dal 1991 nel complesso dei chiostri di Santa Corona, è suddiviso in due sezioni: Naturalistica e Archeologica.
La sezione Archeologica espone materiali, soprattutto provenienti dal territorio vicentino, dalla preistoria all’età longobarda.
Strumenti litici attestano la presenza umana sui colli Berici fin dal Paleolitico medio, mentre dalle Valli di Fimon provengono interessanti reperti del Neolitico e dell’età del Bronzo, tra i quali i famosi vasi a bocca quadrata dell’abitato di Molino Casarotto.
L’età del Ferro è testimoniata da materiali di vari insediamenti tra i quali si segnala quello individuato nel centro della città di Vicenza, nei pressi dell’attuale Piazzetta S. Giacomo, dal quale provengono decine di laminette votive figurate in bronzo, che attestano l’attività in quest’area di un luogo di culto dal IV al I sec. a.C. Si segnalano inoltre due epigrafi venetiche, una delle quali, da Isola Vicentina, documenta per la prima volta l’etnico VENETKENS = Veneti.
L’età romana è illustrata soprattutto dai reperti decorativi e architettonici del teatro romano di Berga e da alcuni mosaici provenienti dal centro della città, mentre lungo il portico del Museo trova sede un ricco lapidario.
Da Roma, invece, proviene una collezione di statuaria antica, dono di Gerolamo Egidio Di Velo agli inizi del XIX secolo.
L’esposizione si conclude con una ricca documentazione della presenza dei Longobardi nel territorio vicentino.
Teatro Berga, statua attribuibile ad Agrippina Minore, età claudia metà I secolo d.C. (Archivio Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza)
Teatro Berga, statua attribuibile ad Antonia Minore, età claudia metà I secolo d.C.
(Archivio Museo Naturalistico
Archeologico di Vicenza)
Epigrafe in alfabeto venetico da Isola Vicentina nella quale è testimoniato l’etnico VENETKENS (Archivio Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza)
Laminetta votiva venetica dal santuario di Piazzetta San Giacomo con tre figure femminili in processione (Archivio Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza)