14. L’area archeologica della Basilica Palladiana

Nel corso dei recenti lavori di restauro sul lato est della Basilica Palladiana, all’interno della corte dei Bissari, è venuto alla luce, al di sotto delle stratigrafie medievali, il tratto di un cardo ovvero di una strada con direttrice nord-sud: si tratta dell’antico collegamento viario tra le attuali piazza dei Signori e piazza delle Erbe, fino ad ora solo ipotizzato.
Sul marciapiede che fiancheggiava la strada, di cui si conservano alcuni lastroni di trachite, si apriva la facciata di una casa signorile di età romana imperiale, su cui venne ad appoggiarsi un’importante abitazione più recente, databile al III-IV sec. d.C. La continuità edilizia e abitativa di alto livello conferma l’interesse per una zona prossima al foro dell’antica Vicetia. Le pavimentazioni di alcuni ambienti della domus, databile al I sec. d.C., erano costituite da mosaici monocromi di colore nero, di cui rimangono poche tracce conservate sui piani del sottofondo in cocciopesto. L’intero edificio era dotato di infrastrutture per il controllo ed il deflusso delle acque, come si intuisce da una canaletta con spallette in cotto parzialmente conservata.
La struttura romana insiste su più antiche abitazioni preromane, costruite in materiale deperibile e piani di argilla battuta con resti di focolari, che attestano le più antiche fasi di vita nel cuore della città fin dall’epoca dei Veneti antichi.

Veduta dell’area di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Veduta dell’area di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Tratto della strada romana con marciapiede (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Tratto della strada romana con marciapiede (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)