3. L’acquedotto romano di Vicetia

Gli scavi condotti nel 2012, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, hanno consentito di documentare l’eccezionale sequenza di una decina di basi di fondazione dei pilastri dell’acque-dotto che alimentava le terme, le fontane e gli edifici pubblici e privati della città. Tali elementi si alli-neano con altri resti della struttura antica conservati nell’interrato del civico 220, ed arricchiscono la conoscenza dell’antico manufatto. È ben noto che l’acquedotto dalle risorgive della pianura settentrionale, presso Motta di Costabissara, si portava in località Lobia, 3 km a nord-ovest della città, dove resta visibile l’unico tratto conservato di arcate e pilastri. Attraversato il fiume Astico-Bacchiglione, l’acquedotto procedeva in lungo rettifilo verso corso Fogazzaro, correndo presso il margine occidentale di viale Ferrarin. Nell’area dell’aeroporto Dal Molin-Del Din, l’indagine archeologica del 2009-2010 ha individuato tredici basi di pilastri, perfettamente allineate, in direzione nord-ovest/sud-est, che si aggiungono ad un piedritto, rinvenuto interrato nel 1995, in conglomerato con malta di cocciopesto e paramento in filari regolari di blocchetti rettangolari di calcare. Tutte le basi, in conglomerato cementizio con malta bianca, hanno dimensioni comprese tra 1.40-1.45 m (lungh. nord-sud) x 1.80 m, un’altezza variabile a seconda della morfologia del terreno, con un interasse costante di 2.80 m. Esse si alternano a intervalli regolari -ogni otto elementi- con piedritti di dimensioni maggiori a pianta cruciforme. Una via glareata, di servizio all’acquedotto, correva a ovest del manufatto, come emerso dalle recenti indagini archeologiche.

Veduta da nord di due piloni in corso di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Veduta da nord di due piloni in corso di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Dettaglio della risega di fondazione e del paramento in blocchetti calcarei (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Dettaglio della risega di fondazione e del paramento in blocchetti calcarei (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)