4. Le domus e la strada romana di Palazzo Cordellina

Già nel XVIII secolo, durante la costruzione del palazzo, si ha notizia del rinvenimento di strutture e materiale di età romana, tra cui l’emblema di un mosaico geometrico bicromo con tessere bianche e nere a formare un motivo triassale di cerchi secanti in sei punti entro un cerchio. La presenza di ricche abitazioni romane, nel sottosuolo del palazzo, è confermata da quanto emerso durante gli scavi intrapresi tra il 2004 e il 2009 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Si viene ad arricchire così la conoscenza dell’assetto urbanistico ed edilizio dell’antica Vicetia.
Un tratto di un cardo minore basolato, era dotato di marciapiede e di una canaletta per il deflusso delle acque. Alcuni basoli di trachite presentano i tipici solchi lasciati dall’intenso passaggio dei carri, frequente sulla strada cittadina. La strada romana si imposta sulle tracce di un fossato più antico, di età preromana, che costituiva un limite della divisione interna dell’insediamento veneto. Lungo la strada basolata si affacciavano botteghe e domus, di cui rimangono parte dei muri perimetrali ed una pietra di soglia che indicava un antico accesso. Degli ambienti interni si conservano alcuni piani pavimentali a mosaico e in cocciopesto, oltre ad una canaletta, con fondo e spallette in cotto, per il controllo del deflusso idrico. Resti notevoli e significativi dell’insediamento di età altomedievale, intaccati dalle strutture di fondazione del palazzo, attestano la continuità di vita in questa porzione della città antica.

L’area in corso di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

L’area in corso di scavo (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

La strada romana con solchi carrai e marciapiede (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

La strada romana con solchi carrai e marciapiede (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)