5. Il quartiere romano tra Contra’ Porti, San Biagio e Stradella degli Stalli

Il complesso di età romana, riportato alla luce da un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Padova, presentava un articolato palinsesto stratigrafico, databile tra la metà del I sec. a.C e la metà del III sec. d.C.
Un imponente edificio, datato tra la metà del I e il II sec. d.C., era caratterizzato da interessanti soluzioni scenografiche, atte a superare il naturale dislivello dell’area digradante a nord verso il fiume. Diversi ambienti, di cui uno dotato di una vasca monumentale in cotto, si affacciavano su ampi spazi aperti, ed erano particolarmente arricchiti da apparati decorativi costituiti da affreschi e mosaici pavimentali.
Il complesso era limitato ad est da un cardo di Vicetia, come emerso dai recenti scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, a sua volta impostato sulla direttrice nord-sud di una strada preromana che mantiene inalterato l’asse di un più antico fossato. Il sistema fossato-strada è tra le prime divisioni della Vicenza protourbana.
Secondo una recente interpretazione, il complesso monumentale di età romana sarebbe stato la sede della famosa corporazione dei centonari, attiva nella produzione di pesanti tessuti e coperte di lana, utilizzate in caso di incendio per spegnere le fiamme dai “vigili del fuoco” del tempo, con cui a volte i centonari stessi si identificano. Di essi si conserva un’importante iscrizione presso il Museo Naturalistico Archeologico.

La strada e il fossato di età preromana (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

La strada e il fossato di età preromana (Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Mosaico pavimentale di età romana (Archivio Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto)

Mosaico pavimentale di età romana (Archivio Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto)